Sarà mai possibile vedere sulle nostre strade veicoli alimentati ad
idrogeno?
La risposta
sta arrivando dal paese del Sol Levante e precisamente da Toyota. Infatti la
casa automobilistica nipponica sta lanciando Mirai, che in giapponese significa
“futuro” un nuovo tipo di autoveicolo
alimentato ad idrogeno. Ha un motore elettrico in grado di erogare una potenza
di 113 kW e può raggiungere una velocità massima di 180 km/h.
La nuova Toyota Mirai (sinistra) e il suo interno (destra) |
Toyota punterà su una notevole autonomia (più di 480 km con un pieno
di idrogeno) e una velocità di ricarica decisamente ridotta (meno di 5 minuti).
Il “motore” che muove il veicolo ad idrogeno è la cella a combustibile
(o Fuel Cell) e alla base del suo funzionamento c’è una reazione elettrochimica,
dell’idrogeno con l’ossigeno dell’aria,
che mette a disposizione degli elettroni liberi. Questi elettroni, in
determinate condizioni, sono in grado di circolare in un circuito esterno
producendo una corrente elettrica. A differenza delle batterie, le Fuel Cell
sono sistemi aperti, cioè in grado di funzionare fin quando viene provveduto il
combustibile (idrogeno) e reagente (ossigeno).
In un primissimo futuro le vendite saranno “concentrate” in Giappone e
precisamente nelle zone in cui è disponibile una stazione di rifornimento ad
idrogeno (Tokyo, Nagoya, Osaka, Fukuora), ma la Mirai sarà il primo modello di auto ad idrogeno al
mondo, commercializzata su vasta scala . Il gruppo Toyota spera di vendere almeno
400 esemplari in Giappone entro la fine 2015 (200 già sono state ordinate!!), e successivamente tra 50 e 100 ogni anno in
Europa; negli USA invece prevede una vendita di circa 3000 veicoli entro il
2017. Il costo previsto in Europa è di circa 66 mila euro più tasse, e
naturalmente è ancora decisamente elevato.
Vano motore (sinistra) e layout (destra) della Toyota Mirai |
L’obiettivo di Toyota è ambizioso e lungimirante, come si può
intendere dalle parole di Bob Carter Senior Vice President di Toyota Automotive:
“ Non stiamo reinventando la ruota, solo
tutto il necessario per farla muovere. Non ci sono dubbi che il successo di
questa tecnologia al momento dipende più dall’esperienza dell’utente nel suo
complesso che non dalla singola auto”.
Toyota ,infatti, sta puntando soprattutto a cambiare la concezione di
auto che oggi noi tutti abbiamo. Mirai potrà essere anche utilizzata come fonte
di energia temporanea, infatti ci sarà un dispositivo opzionale che, se
installato, potrà fornire l’energia elettrica ad un’abitazione in caso di
emergenza. Grazie alla tecnologia Fuel Cell, Mirai può superare di 3 volte la
potenza generata da un sistema di back-up a batterie e, rispetto ad un gruppo
elettrogeno, risolverebbe il problema dei gas di scarico. Addirittura la
vettura, garantisce Uchiyamada (Chairman di Toyota Motor Corporation), potrà
essere usata come buffer per case dotate di fonti energetiche alternative;
fornendo energia quando le rinnovabili (eolico, solare ecc.) non sono in grado
di farlo.
Sebbene l’idrogeno richieda molti accorgimenti in materia di
sicurezza, ad oggi, sembra essere il principale candidato come vettore
energetico del futuro.
Il Power Take Off, ovvero la connessione all'abitazione in caso di emergenza |
Il progetto Toyota comunque nasce da collaborazioni con diverse Università
e non solo nipponiche, tra cui spicca l’Università della California, proprio ad
indicare che “l’impronta accademica” è sempre la base di rivoluzioni
tecnologiche e sociali, come può essere considerato un veicolo ad idrogeno.
Il Team H2politO, supportato dal Politecnico di Torino, da
circa 7 anni ha abbracciato questa filosofia di vita a basse emissioni di CO2,
ovvero sviluppare veicoli a basso impatto ambientale sensibilizzando i futuri
ingegneri e utilizzatori su queste tematiche.
IDRApegasus è un prototipo
ad idrogeno progettato e realizzato interamente da studenti per partecipare
alla Shell Eco-Marathon, competizione in cui vince il veicolo che consuma di
meno.
Anche se la forma e le soluzioni tecnologiche di IDRApegasus differiscono dalla Toyota Mirai
FCV, alla base dei due progetti c’è la medesima filosofia: il cambiamento e la
stessa propulsione: una fuel cell a idrogeno. Un cambiamento in campo
automotive e un cambiamento del modo in cui le persone concepiscono la mobilità
su strada. Il Team H2politO e Toyota ci credono. E voi?
Il nostro prototipo a Fuel Cell IDRApegasus pronto a partire alla Shell Eco-marathon 2014 |
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