Team H2politO 2015

Team H2politO 2015

26 novembre 2014

Veicoli a Fuel Cell: possono essere la risposta per un futuro sostenibile in campo automotive?

Oggi, le crescenti preoccupazioni sull’inquinamento atmosferico e la necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili hanno risvegliato l’interesse verso l’idrogeno come “mezzo energetico” per gli  autoveicoli, che fin’ora era utilizzato soltanto in applicazioni “di nicchia”, per esempio nei programmi spaziali.
Sarà mai possibile vedere sulle nostre strade veicoli alimentati ad idrogeno?
La risposta sta arrivando dal paese del Sol Levante e precisamente da Toyota. Infatti la casa automobilistica nipponica sta lanciando Mirai, che in giapponese significa “futuro”  un nuovo tipo di autoveicolo alimentato ad idrogeno. Ha un motore elettrico in grado di erogare una potenza di 113 kW e può raggiungere una velocità massima di 180 km/h.
La nuova Toyota Mirai (sinistra) e il suo interno (destra)
Toyota punterà su una notevole autonomia (più di 480 km con un pieno di idrogeno) e una velocità di ricarica decisamente ridotta (meno di 5 minuti).
Il “motore” che muove il veicolo ad idrogeno è la cella a combustibile (o Fuel Cell) e alla base del suo funzionamento c’è una reazione elettrochimica, dell’idrogeno con  l’ossigeno dell’aria, che mette a disposizione degli elettroni liberi. Questi elettroni, in determinate condizioni, sono in grado di circolare in un circuito esterno producendo una corrente elettrica. A differenza delle batterie, le Fuel Cell sono sistemi aperti, cioè in grado di funzionare fin quando viene provveduto il combustibile (idrogeno) e reagente (ossigeno).
In un primissimo futuro le vendite saranno “concentrate” in Giappone e precisamente nelle zone in cui è disponibile una stazione di rifornimento ad idrogeno (Tokyo, Nagoya, Osaka, Fukuora), ma la Mirai  sarà il primo modello di auto ad idrogeno al mondo, commercializzata su vasta scala . Il gruppo Toyota spera di vendere almeno 400 esemplari in Giappone entro la fine 2015 (200 già sono state ordinate!!),  e successivamente tra 50 e 100 ogni anno in Europa; negli USA invece prevede una vendita di circa 3000 veicoli entro il 2017. Il costo previsto in Europa è di circa 66 mila euro più tasse, e naturalmente è ancora decisamente elevato.

Vano motore (sinistra) e layout (destra) della Toyota Mirai
L’obiettivo di Toyota è ambizioso e lungimirante, come si può intendere dalle parole di Bob Carter Senior Vice President di Toyota Automotive:  “ Non stiamo reinventando la ruota, solo tutto il necessario per farla muovere. Non ci sono dubbi che il successo di questa tecnologia al momento dipende più dall’esperienza dell’utente nel suo complesso che non dalla singola auto”.
Toyota ,infatti, sta puntando soprattutto a cambiare la concezione di auto che oggi noi tutti abbiamo. Mirai potrà essere anche utilizzata come fonte di energia temporanea, infatti ci sarà un dispositivo opzionale che, se installato, potrà fornire l’energia elettrica ad un’abitazione in caso di emergenza. Grazie alla tecnologia Fuel Cell, Mirai può superare di 3 volte la potenza generata da un sistema di back-up a batterie e, rispetto ad un gruppo elettrogeno, risolverebbe il problema dei gas di scarico. Addirittura la vettura, garantisce Uchiyamada (Chairman di Toyota Motor Corporation), potrà essere usata come buffer per case dotate di fonti energetiche alternative; fornendo energia quando le rinnovabili (eolico, solare ecc.) non sono in grado di farlo.
Sebbene l’idrogeno richieda molti accorgimenti in materia di sicurezza, ad oggi, sembra essere il principale candidato come vettore energetico del futuro.

Il Power Take Off, ovvero la connessione all'abitazione in caso di emergenza 
Il progetto Toyota comunque nasce da collaborazioni con diverse Università e non solo nipponiche, tra cui spicca l’Università della California, proprio ad indicare che “l’impronta accademica” è sempre la base di rivoluzioni tecnologiche e sociali, come può essere considerato un veicolo ad idrogeno.
Il Team H2politO, supportato dal Politecnico di Torino, da circa 7 anni ha abbracciato questa filosofia di vita a basse emissioni di CO2, ovvero sviluppare veicoli a basso impatto ambientale sensibilizzando i futuri ingegneri e utilizzatori su queste tematiche.
IDRApegasus è un prototipo ad idrogeno progettato e realizzato interamente da studenti per partecipare alla Shell Eco-Marathon, competizione in cui vince il veicolo che consuma di meno.

Anche se la forma e le soluzioni tecnologiche di IDRApegasus differiscono dalla Toyota Mirai FCV, alla base dei due progetti c’è la medesima filosofia: il cambiamento e la stessa propulsione: una fuel cell a idrogeno. Un cambiamento in campo automotive e un cambiamento del modo in cui le persone concepiscono la mobilità su strada. Il Team H2politO e Toyota ci credono. E voi?

Il nostro prototipo a Fuel Cell IDRApegasus pronto a partire
alla Shell Eco-marathon 2014


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